Allevamento Golden Retriever di linea americana Golden Angelorso

Allevamento Golden Retriever Americano riconosciuto ENCI FCI

greca Angelorso

INFORMAZIONI SUL GOLDEN RETRIEVER DI LINEA AMERICANA

Informazioni utili sulla razza Golden Retriever di linea americana
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In questa sezione del sito web vorrei approfondire alcuni temi importanti riguardanti la razza Golden Retriever di linea americana, che sono frutto di esperienza e dedizione. Sono i miei pensieri, le mie esperienze e le mie considerazioni personali. Le mie riflessioni di ogni giorno, vissute con i miei amati Golden. I miei pareri riguardanti questa preziosa razza, che potrebbero essere più o meno condivisi, ma nei quali io credo moltissimo e su cui baso la mia selezione. Le mie considerazioni, appunto personali, ma che amo proporre a tutti coloro che stanno cercando il giusto approccio alla razza.
Questa pagina è dedicata a te, che mi stai leggendo, un portale in cui potrai venire a conoscenza della mia prospettiva di allevamento, dei miei progetti e della mia visione sulla varietà americana. Nulla è meglio che scrivere le proprie ambizioni e volerle seguire, progettare per migliorarsi e per migliorare nel tempo. Le mie indicazioni vogliono apportare del bene alla razza che allevo con serietà, passione e competenza. Il Golden Retriever di linea americana è la mia priorità, il centro dei miei pensieri e anche della mia vita.

Cuccioli Golden Retriever di linea americana Golden Angelorso

Scrivo questo articolo per fornire uno spunto di riflessione sulla razza Golden Retriever e in particolare sulla varietà americana tanto in voga attualmente. Purtroppo è successo ciò che io speravo non accadesse mai, ossia che il Golden Retriever è divenuto un cane di moda richiestissimo in tutto il mondo.
La richiesta massiccia di cuccioli di Golden Retriever ha inevitabilmente portato alla nascita di molte realtà improvvisate a scopo puramente commerciale e speculatorio, per non parlare delle cucciolate casalinghe low cost senza alcuna selezionecompetenza cinofila.
La razza è al collasso. Vengono proposti quotidianamente cuccioli di Golden Retriever sui vari canali social e piattaforme commerciali, annunci che fanno a gara a chi propone il cucciolo in pronta consegna al prezzo più basso, e che millantano genealogie di pure linee americane prestigiose (nulla di più falso). Tutto ciò è aberrante e vergognoso… un vero e proprio Far West.
Un bravo e serio allevatore seleziona poche e mirate cucciolate di qualità, sviluppa progetti di selezione studiati nel tempo, si confronta in expo esponendo i propri soggetti e sottoponendoli al giudizio di giudici esperti della razza, coinvolge i propri cani in varie attività che ne valorizzano le attitudini, importa soggetti di prestigio e/o acquisisce monte esterne da soggetti di spicco, instaura rapporti e collaborazioni con colleghi che stima, etc…
Allevare una razza e dedicarvici tutta la propria vita è come una sorta di vocazione ad essa, significa amarla con spirito di abnegazione e tantissimi sacrifici.
Tutto il resto non ha nulla a che vedere con la nobile arte della cinofilia, ma si tratta di mero commercio e sfruttamento della razza.
Esorto vivamente le famiglie che hanno intenzione di acquistare un Golden Retriever e che si stanno avvicinando alla razza di non farsi abbagliare, ma di scegliere Allevamenti etici, che hanno dimostrato nel tempo di produrre soggetti tipici, sani ed equilibrati.

Aliosha Gennari – Allevamento Angelorso

La displasia dell’anca è sempre stata considerata una malformazione genetica di questo osso, in realtà è il risultato di una debolezza dei legamenti che sostengono l’articolazione dell’anca. L’instabilità creata da legamenti deboli porta a una sublussazione di questa parte dello scheletro, che non viene trattenuta a perfezione all’interno dell’acetabolo. Da qui, l’importanza di valutare questa lassità con proiezioni di distrazione dell’anca attraverso un distrattore.
La semplice proiezione ventro-dorsale dell’anca può non essere indicativa dell’eventuale predisposizione a displasia, perché il posizionamento forzato valuta solo la conformazione dell’acetabolo, ma non l’instabilità articolare.
Le continue distensioni capsulari durante il movimento di un’articolazione lassa provocano microfratture e deformazioni articolari sia della superfice dell’acetabolo sia della testa del femore. Per una migliore stabilità articolare ci vuole una buona tonicità dei muscoli dei legamenti e della capsula articolare. Per una struttura legamentosa-capsulare efficiente è importante un collagene ben strutturato: occorrono amminoacidi e vitamina C.
I cereali integrali e altri semi, come la soia, hanno acido fitico nel loro guscio. Questa sostanza (presente in abbondanza in crocchette a base di cereali e soia) si lega a minerali, interferendo sull’assorbimento intestinale del calcio, zinco, selenio e cromo.
La cottura e la lavorazione degli alimenti uccidono, anche, gli enzimi che aiutano la digestione e l’assimilazione dei nutrienti, quindi la biodisponibilità di vitamine e minerali nel cibo cotto è ridotta ulteriormente.
La qualità proteica degli alimenti è alla base di una buona sintesi di collagene. Uno dei suoi elementi più importanti è la vitamina C, che si dice sia sintetizzata dal cane a livello epatico e, quindi, non è necessario integrarla con il cibo. L’aggiunta di vitamina C nel pet food viene fatta per le sue proprietà antiossidanti e conservanti.
Durante la crescita, come pure durante gli stress fisici e metabolici, la richiesta di vitamina C si accentua e quella sintetizzata non è sufficiente: occorre, quindi, occorre integrarla nella dieta.
I cani assumono la vitamina C dalla carne cruda, ma quando questa è cotta la vitamina viene persa. Quando i cibi industriali sono trattati con il calore, anche in questo caso vengono distrutte sia le proteine (ridotte in farina) sia la vitamina C aggiunta.
Displasia dell’anca nel cane: la dieta
L’aggiunta di grano in molti croccantini sviluppa nel cucciolo, specie in alcune razze predisposte come il Pastore Tedesco, il Setter o il Labrador, un’infiammazione intestinale che porta a un malassorbimento e una formazione di muco, che come una colla aderisce alla parete intestinale impedendo l’assorbimento di minerali (ad esempio, il calcio o lo zinco) e degli amminoacidi essenziali per la struttura del collagene. Inoltre, i carboidrati aumentano la massa grassa, incrementando il peso sulle articolazioni spesso non supportate da una muscolatura efficiente.
Tutto questo per far vedere come spesso alle malattie intestinali (intolleranze o infiammazioni intestinali) si possono associare patologie dell’accrescimento, come displasia dell’anca, displasia del gomito e OCD, che pregiudicano la crescita del cane. Inoltre, va considerato che il collagene fa da impalcatura anche alle valvole cardiache, alle strutture cartilaginee ai dischi vertebrali. Da qui, l’importanza di una buona alimentazione per evitare disfunzioni valvolari cardiache, rottura dei legamenti crociati, ernie discali e cartilagini che si sfaldano a un minimo trauma.
Le cause della displasia, quindi, vanno ricercate in una lassità legamentosa associata a un eccesso di attività su superfici inadatte, che comportano microstress articolari ripetuti nel tempo.
Gli interventi correttivi sulla displasia dell’anca, come sinfisiodesi TPO e DPO, non hanno un risultato brillante se non si interviene anche sulla struttura legamentosa, rinforzandola con una giusta dieta e un’integrazione con nutraceutici e fisioterapia.

Dott. Alessandro Prota
Ortopedico Veterinario Esperto in Medicina Naturale

Questo mio scritto vuole porre particolare attenzione a coloro che sono amanti della VARIETÀ AMERICANA.
Essendo io molto attento a tutto ciò che gravita attorno alla selezione del Golden Retriever di linea americana, ed essendo in contatto con la maggior parte dei miei colleghi allevatori seri con cui mi confronto sovente, in questo ultimo periodo come mai fino a ora, ricevo moltissimi feedback e report negativi in riferimento a tale varietà sotto l’occhio del mirino.
Con mio grandissimo dispiacere sono venuto a conoscenza che alcuni cani miei venduti anni fa senza contratto (agli inizi purtroppo ero possibilista e munito di slanci di fiducia) sono stati utilizzati in riproduzione senza alcun criterio, senza alcun riguardo, senza il minimo rispetto ne per la varietà d’oltreoceano e ne tanto meno per me, che all’epoca mi fidai nel concedere alcuni miei cuccioli di pura linea americana a realtà che mi sembravano serie.
Leggere la genealogia dei miei cani in determinati pedigree di linea angloamericana e inglese in quel caso molto discutibili, in cui la mia selezione (americana di un certo livello) non c’entra minimamente nulla, mi fa ribollire il sangue (non è classismo, sia ben chiaro).
Sapere che i miei cani e i loro figli/nipoti sono stati, sono tutt’ora e saranno lo strumento di guadagno economico per persone che vivono di cani o che accoppiano per arrotondare e sbarcare il lunario (non demonizzo chi di lavoro alleva cani, ma se fatto in un certo modo secondo una certa etica morale e allevatoriale, nel rispetto e nella tutela della razza che sta selezionando), mi arreca non pochi malumori e arrabbiature, ma aimè, MEA CULPA, li vendetti senza alcun contratto che tutelasse il mio “lavoro” di selezione e loro stessi.
Vengo a conoscenza di alcuni personaggi che, a rotazione, stanno contattando direttamente (oppure fanno chiamare da chi per loro) tutti coloro che selezionano la varietà americana nella speranza di incappare in qualche allevamento dove gli si venga venduta una femmina senza contratto, proprio con l’intento di farne business. Addirittura ho saputo di colleghi minacciati davanti alla loro negazione!!! ASSURDO!!!
Mi è stato raccontato di alcune realtà paradossali in cui il cucciolo viene pagato in base alla percentuale di linea americana che ha nel pedigree (1/4 americano, 2/3 americano, ecc.) strumentalizzando e sfruttando ai meri fini economici la varietà americana. VERGOGNA!!!
Mi è stato riportato di un mercato parallelo al ribasso per sbaragliare gli allevatori SERI che vendono i loro cuccioli con contratto (che tutela la selezione e i cuccioli stessi), in cui però della varietà americana pura vi è solo il nome negli annunci sensazionalistici, ma per il restante sono soggetti di dubbia genealogia e morfologia discutibili.
Ricordatevi che ci sono AMERICANI e americani. Io faccio sempre questo esempio molto pratico e calzante: esiste la Fiat Panda e c’è la Ferrari, entrambe sono due automobili, entrambe hanno un volante e quattro ruote, ma sono due mezzi completamente differenti.
Porgo i miei più sinceri e sentiti complimenti ad alcuni dei miei colleghi SERI che hanno capito l’importanza del contratto nella cessione dei propri cuccioli e adulti, nella salvaguardia della propria selezione e nella tutela dei loro cani affinché non possano essere ceduti a terzi, non vadano a riprodursi come polli in batteria e non vengano acquistati solo per il loro potenziale commerciale, anziché per l’infinito amore che sono in grado di donare senza riserve.
Il contratto non nasce con lo scopo di mantenere un’esclusività da parte dell’allevatore, ma è uno strumento necessario per il rispetto della razza e per mantenere la qualità di selezione (Io ho imparato tutto ciò dai colleghi americani che da moltissimi anni adottano tale politica).
Esorto tutti coloro che cercano un Golden Retriever di linea americana ad affacciarsi ad allevatori SERI che, alla consegna del cucciolo allegano le fotocopie degli esami ufficiali dei genitori, che vendono i loro cuccioli con contratto (non vi deve spaventare poiché non è una limitazione sulla proprietà, ma è una tutela per il cucciolo e per la selezione dell’allevatore), che vi spiegano dettagliatamente le caratteristiche morfologiche e caratteriali della varietà americana, che seguono i loro cuccioli anche e soprattutto dopo la consegna.
Diffidate da chi è poco chiaro, da coloro che vi vendono cuccioli ad un prezzo inferiore al valore di mercato, da coloro che non hanno una storicità genealogica nel loro allevamento, da coloro che non investono importando soggetti di qualità che contribuiscono a migliorarne la selezione, da coloro che puntano alla quantità più che alla qualità, da coloro che continuano ad accoppiare i medesimi ceppi senza apportare sangue nuovo (l’inbreeding se perpetrato in continuazione nel tempo è micidiale), da coloro che non vi dimostrano conoscenze tecniche sulla varietà americana e che quindi non palesano una progettualità suffragata da studi di linee di sangue e fenotipo, ecc.
Da non sottovalutare le realtà in “franchising”, in cui astutamente viene stipulato un contratto dove si dà al cliente la possibilità di fare cuccioli senza alcuna restrizione sulle progenie future, ma con l’obbligo di utilizzare in monta un maschio del proprio allevamento. Lo trovo più un escamotage sullo sfondo di un ritorno economico, che una tutela selettiva.
Ognuno faccia il proprio mestiere, lo ripeto sempre!!!
Il Golden Retriever, ma soprattutto il Golden Retriever di linea americana, è purtroppo o per fortuna un cane molto richiesto e che sta subendo il pericolosissimo fenomeno della moda delle razze canine. TUTELIAMOLO!!!

Aliosha Gennari – Allevamento Golden Angelors